mercoledì 18 marzo 2015

19. Ko Phangan (mare e vita sociale) e Ko Tao (meravigliao)

Tre giorni a Ko Phangan
Io e il mare
Bungalow sul mare è vero, ma mare al limite della balneazione: niente rocce ok ma mosso, torbido e pieno di alghe e granchi. L'unico vantaggio era un baretto sulla spiaggia dove sdraiarsi con birra e sole, in beata solitudine. Poi ogni tanto un tuffettino in mezzo alle alghe, 30 secondi, e birra e sole. Tuffettino birra e sole. Tuffettinobirrasole. E ogni volta che uscivo dall'acqua sembravo un mostro marino. Ovviamente dopo un giorno ho recuperato uno scooter e me ne sono andato a in giro per l'isola. Un giorno alla scoperta delle spiaggie del nord-est, percorrendo saliscendi incredibili, arrivando prima a una spiaggia con mare piatto e turchese frequentata da famiglie (ho rubato il lettino in un residence, se ne sono accorti ma non mi hanno detto niente, imperturbabile con gli occhiali da sole che fingevo di dormire) e poi invece dall'altro lato, mare bello e agitato popolato da giovani surfisti (mentre io mi sono fermato, ma ovviamente a mangiare). Poi un salto alla festosa e pericolosa Haad Rin, la famosa spiaggia dove si scatenano balli, canti, risse, orgie e omicidi (pare) ma dove io trovo solo una coppia di pensionati perché alle 16 stanno ancora tutti dormendo (pare). Un altro giorno alla scoperta delle spiaggie del nord-ovest, dove arrivo non prima di aver riparato un guasto meccanico allo scooter di un ragazzo che non partiva. Cosi per la prima volta ho potuto finalmente dire che lavorare per 15 anni nel campo dell'automotive è stato utile a qualcuno, anche se bastava alzare il cavalletto. Comunque anche lì, spiaggie splendide e tranquille.
Io e la vita sociale
Almeno 2 party al giorno di media mi diceva il mitico Loris (vedi post precedente). Per prepararmi andavo prima a caricarmi con cibo e vino. Visti i miei problemi di stomaco avevo però deciso di mettermi a dieta: cucina non asiatica. Per cui in 3 giorni ho mangiato nei seguenti ristoranti: italiano (carbonara), francese (filetto al pepe), tedesco (cotoletta) e messicano (roba indecifrabile). Col risultato di peggiorare per il semplice fatto che il cibo era preparato in ristoranti si internazionali ma comunque sempre cucinato da asiatici..quindi improponibile. Poi finalmente i party. Il martedi c'era l'Half Moon Party ma il filetto al pepe verde thailandese mi ha fatto propendere per il Full Moon Sleep; il mercoledi invece era previsto il Drum Jam Beach ma i burritos thailandesi mi hanno sviato al Dream Jam Bungalow; il giovedi la carbonara thai mi ha ucciso. Che amarezza.
E comunque, per me, Ko Phangan batte Ko Lanta 2 a 0 (mare e ambiente).

Due giorni a Ko Tao
Dopo le frenetiche feste di Ko Phangan decido di prendermi un po' di relax nella piccola isola di Ko Tao, località famosa soprattutto per le immersioni subacquee. Ovviamente io non ho nessuna intenzione di fare immersioni per via della mia precedente disastrosa e traumatica esperienza di 15 anni fa in Sardegna quando rischiai di annegare in piscina, a due metri di profondità, ma questa è un'altra storia. Per me lo snorkeling è già abbastanza rischioso, ti puoi sempre ferire con i coralli.
Comunque.
Sbarco a Ko Tao dopo 2 ore di Mr Bean proiettate in traghetto e mi faccio 3km a piedi fino alla guesthouse percorrendo praticamente un unica strada che si affaccia sulla spiaggia tra locali ristoranti negozi e bungalow ed arrivo a Sairee Beach dove mi accorgo subito che la popolazione è composta esclusivamente da giovani farang per lo più europei che vengono qui per rilassarsi e fare, appunto, diving.
Signori, spettacolo. Pur non avendo visto nulla se non Sairee Beach stessa mi sono innamorato dell'isola, del suo incredibile mare e della sua atmosfera rilassata. Mi ricordava un po' Formentera con i seguenti vantaggi: mare tiepido, nessun italiano, prezzi bassi, in acqua 50m2 per me rispetto ai 50cm2 di Formentera, palme per l'ombra (io che rimango tutto il giorno in spiaggia è record), percorso alloggio-spiaggia a piedi, temperatura esterna perfetta (25 gradi circa), diverse attività da fare oltre al solo abbronzarsi, barriera corallina a 40 metri dalla riva, insomma non c'entra un cazzo con Formentera. Ho fatto i bagni più belli della mia vita (ogni volta un ora in acqua), poi tramonti sul mare con vino e paella (piccante), aperitivi con tapas e musica lounge (e spettacoli col fuoco in riva), relax sulla spiaggia (sempre pulita da ragazzi che passano ogni ora), snorkeling in mezzo ai pesci (non mi sono ferito), negozietti carini (altra maglietta), grilli che cantano (o nessuno o tutti insieme), pescatori a riva con le loro reti (e i pesci che saltano fuori dall'acqua per fuggire).
E poi tanta figa (nota tecnica per alcuni mei amici lettori).
Per farla breve, avrei potuto passare un mese intero qui, però accompagnato da una cinquantina di libri.
E comunque, per me, Ko Tao batte Ko Phangan 3 a 0 (mare, ambiente e tramonti).

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