domenica 19 giugno 2016

5. Primi 6 mesi da neopadre. Che fatica (e che puzza).

Allora. 
Lo svezzamento. Ovvero l'introduzione di cibi solidi. Ovvero la Catastrofe.  
Cari neopapà, subito un consiglio: finché potete, cercate di rinviare il più possibile questo tragico momento. Non ascoltate il pediatra se vi dice di introdurre la pappa già a 5, 6 mesi, la bimba sarà anche pronta ma voi no, fidatevi.  La prima settimana post svezzamento non la augurerei neanche al mio peggior nemico: aperto il pannolino vi prenderà un forte senso di soffocamento, giramento di testa, nausea, lacrime e ansia. Io la prima volta che ho cambiato la piccola dopo il suo primo cibo solido (semplicemente un po’ di mela, mica una peperonata) sono quasi svenuto. Terribile. Dopo però migliora. Un pochino. Diciamo che migliora talmente poco che comunque cerchi sempre di trovare una scusa per non cambiarla del tipo che devi cucinare, lavare i piatti, stirare, pulire casa, buttare la spazzatura, tutte cose che non hai mai fatto in vita tua...e puff improvvisamente ti ritrovi a farle tutte quante appena senti l’”Odore”. Oppure fai lo gnorri. Fai finta di non sentire l’”Odore”. Te ne vai in giro con una pinza nel naso e la casa che marcisce finché qualcuno non interverrà prima di te...perché qualcuno prima o poi dovrà intervenire, moglie, zia, suocera, nonna o vicina di casa (ovviamente solo esempi di sesso femminile perché ricordati, caro neopapà, che mai nessun essere maschile verrà in tuo aiuto in questi momenti, mai).  Comunque. Facciamo finta che sei proprio da solo a casa e tocca a te. Improvvisamente lo senti. L’”Odore”. Ti guardi intorno e pensi no no proprio ora che non c'è nessuno, ma che sfiga. Eh si. Ti avvicini guardingo alla piccola, forse ti sei sbagliato, sicuramente ti sei sbagliato, e invece più ti avvicini e più lo senti tant’è che anche queste righe che sto scrivendo iniziano a puzzare, mi si é impregnato talmente nel naso, l’”Odore”, che ormai lo sento quando ne scrivo e ora mi tocca prendere una pausa che vacillo…
Rieccomi. E rieccoti. Al cospetto della tua bimba incacata. Allora ora seguimi bene: prendi un bel respiro, aspira più aria che puoi, blocca il respiro, apripannolinopulisciculettocambiapannolinoprendibustinaantiodoresigillailpannolinodentrofaiundoppionodobuttatuttonelbidonemangiapannolini, e aaaaaah ora puoi respirare. Poi ricordati di chiamare i pompieri quando dovrai tirare fuori il materiale radioattivo presente nel bidone perché ricordati caro neopapà: tu non aprirlo. MAI.
Ma l’”Odore” non è l'unica difficoltà dello svezzamento no no. Seguirà il problema della stitichezza. A un certo punto tua figlia, poverina, avrà delle difficoltà a farla uscire, mancanza di esperienza, di muscoli, non so bene perché ma capiterà. E tu, vedendola spingere e soffrire cosi tanto, poverina, non potrai che fare una cosa: aiutarla. E qui preferisco non entrare nei dettagli ma passare oltre. Basta con l'argomento cacatoso.
Passiamo invece all'argomento culinario. La pappa. Livello di difficoltà masterchef. Ora, io non so se è il mio pediatra che come secondo lavoro fa il cuoco in un ristorante 5 stelle ma trovo leggermente esagerata la dieta consigliata alla mia piccola. Io pensavo di aprire una boccetta di omogeneizzato al giorno et voilá, lui invece mi stampa una dieta di 2 pagine con 4 pasti giornalieri da cucinare (!) ..ma poi mica roba facile tipo carbonara o scaloppine al limone..no no tutta roba che va “lessata”, “mondata”, “mantecata”, “frullata”, tutti verbi a me sconosciuti. Praticamente tocca cucinare tutto il giorno per questo fagottino: colazione, pranzo, merenda, cena, poppate intermedie, ma quanto deve mangiare sta creatura?? E vabbè comunque tu papà che fino a un paio di anni fa ti nutrivi solo a 4 salti in padella alla fine ti ci metti a fare lo Chef ma a un certo punto, dopo qualche settimana, esce fuori un altro problema: la mancanza di collaborazione. La piccola si stufa di mangiare. Diventa più schizzinosa, comincia a chiudere la bocca, a rifiutare il cibo, a sputare quello che riesci a fargli mangiare miracolosamente col gioco dell' aereoplanino. E ci metti magari un ora a farle finire il pranzo. A un certo punto ti accorgi che passi almeno metà della giornata a cucinare e a cercare di far mangiare tua figlia. Che fatica. E l'altra metà?
L'altra metà della giornata la passi cercando di far addormentare la piccola per il riposino pomeridiano. Cullandola, passeggiandola, cantandola, leggendola, scrollandola, fischiettandola, abbracciandola. Magari ci riesci ma magari sicuramente no. Allora decidi di portarla a fare un giro fuori, almeno così ti prendi pure un kebab visto che ti sei appena accorto che tu non hai avuto il tempo di mangiare, e allora cammini e cammini e incroci altre mamme con i passeggini con dentro bambini che dormono in tutte le posizioni mentre la tua bimba sta’ seduta dritta dritta sveglia sveglia guardandosi a destra e a sinistra e continui a camminare e a camminare e vedi sempre più passeggini con bambini dormienti e l’unica sveglia in tutta la città rimane tua figlia. Poi qualche volta capita che dopo aver consumato le suole delle scarpe finalmente si addormenta. Ora il problema diventa ancora più delicato: come metterla a letto? Ognuno ha la sua tecnica, la mia è quella del capitombolo suicida. Nel senso che con lei stretta tra le braccia mi butto letteralmente a cascamorto sul letto e poi piano piano cerco di svincolarmi da questo abbraccio tentacolare. Se si risveglia ho la forte tentazione di ammazzarmi (per questo si chiama suicida).
A questo punto alcuni penseranno, ma i giochi? Non passi del tempo a giocare con la piccola? Ebbene questa è la cosa più facile in assoluto. Ho scoperto che non c'e bisogno di giochi costosi, illuminanti, meccanici, elettrici, tridimensionali. Basta una busta di plastica. O un segnalibro. O un fazzoletto (meglio se non usato). Tu stai li che leggi la gazzetta, appena senti che si lamenta tac le butti un pezzo di carta qualsiasi, tipo il biglietto da visita del pizza express e lei si occupa. Questa si che è una bella notizia perché non ti fa perdere né tempo né denaro. E poi è figo perché con una bimba di questa età ti senti intelligentissimo. Le spieghi cosa fare come fare e perché farlo, insomma fai il maestro di vita e ti senti pieno di conoscenze tu che non sai neanche cambiare la lampadina del bagno. E finché ha 8 mesi va benissimo perché non ti può ancora interrompere dicendoti a pà ma che cazzo dici su wikipedia non é cosi..magari già lo pensa che sei un idiota ma comunque non é ancora capace di dirtelo e tu ti senti un fico a spiegarle come funziona la vita.
E allora va bene così, continuiamo a prenderci cura di questa creatura e approfittiamo di questo piccolo grande gioiello finché è così dolce, carino, delizioso, angelico, grazioso, tenero…ecco, ho appena sentito uno scoreggione che promette il peggio. Chiudo qui questo diario e vado in direzione “Odore”. Ahimè.